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gli
zuccherifici in Italia negli anni 60"
L'invenzione della prima bustina di zucchero come tutte le invenzioni
risulta di difficile attribuzione; negli Stati Uniti risulta essere stata
creata dal Signor Partridge a Filadelfia nel 1862.
Secondo i francesi invece la zolletta di zucchero risale al 1909:
l’invenzione, è attribuita al francese Ernest Picard, e doveva servire a
proteggere il prodotto così come scritto nel brevetto depositato, “Creata in
unità differenti, per proteggere lo zucchero dalle mosche e dai microbi
della polvere”.zolletta
francese del 1910
Le
prime bustine in
Francia, Belgio, Olanda, vennero create nel 1914 e a differenza di oggi, non
erano sigillate, ma avevano una linguetta nella parte superiore e venivano
riempite di zucchero dai commercianti al momento della vendita.
Nel 1930, in Germania, cominciarono a confezionare lo zucchero in piccole
piramidi di cartone, per usarlo occorreva strapparne la punta e così poi
veniva versato in piccolissime dosi nelle bevande.
bustine di zucchero olandesi del 1949-1953 con linguetta
nella parte posteriore, giudicate molto rare dai collezionisti.
La
prima zolletta venne fabbricata invece anteriormente nel 1843 a Dacice,
Rep. Ceca così come illustra questo opuscolo situato nel Museo della città.
Con la guerra del 1915 fa la sua apparizione un altro genere di bustina
avente lo scopo di razionare lo zucchero. Si trattava, infatti, di razioni
mensili da 750gr, 500gr e 250gr per persona. Tra il 21 febbraio 1917 e il 12
gennaio 1918 alcuni ristoranti fanno fabbricare delle bustine di zucchero in
polvere con la scritta " ne gaspillez pas le sucre " (NON SCIUPATE LO
ZUCCHERO" e " ration pour une tasse " (RAZIONI PER UNA TAZZA". I primi
collezionisti di bustine di zucchero nascono in Francia attorno al 1950 dove
esiste anche il club dei collezionisti più antico del mondo, successivamente
questo tipo collezione si sviluppa in Germania e nei Paesi Bassi. In Italia,
dove la bustina
di zucchero ha iniziato a circolare dopo la fine del secondo conflitto
mondiale, i primi collezionisti sono apparsi attorno al 1968. Negli anni, le bustine
sono diventate oggetti da collezione: ci sono bustine che riproducono
bandiere e cartine geografiche, armature medioevali e giochi. Una serie
completa può valere fino a qualche centinaio di euro. La bustina di
zucchero si può collezionare sia piena che vuota è indifferente il suo
valore, il valore della bustina è dato dal periodo in cui è stata prodotta,
le più antiche ovviamente sono le più ricercate. Le prime serie sono state
prodotte nel 1960 dalla ditta Eridania con immagini di fiori, farfalle,
auto, generalmente in numero di 8-10 differenti.
Come stimare la data di produzione di una bustina di zucchero?
Ci sono tre modi per per determinare l'età di una bustina :
· la forma
· il numero di telefono
· il peso
La forma delle prime bustine è rettangolare di cm. 10x5, i cm. poi si sono rimpicciolite fino ad arrivare agli attuali cm. 4x3. Le prime bustine personalizzate prodotte nel 1950 hanno come riferimento pubblicitario solo l'indirizzo (pasticceria Balzola), col passare degli anni è comparso il numero telefonico dapprima con una cifra come si nota in questa bustina di Guido Bearzotti di Pontebbe che ha il numero 5 (data di produzione stimata attorno al 1945), poi subentrano 2 cifre, poi 3, 4, 5, 6, 7, 8 cifre. Nel 1995 compare nell'indirizzo del cliente sulla bustina anche il prefisso davanti al numero di telefono.
Bar
ristorante Esposizione di Roma
Bar
e torrefazioni anni 50.
Bustine
della fiera di Padova in anni differenti, la 51^ fiera è nel 1973 per cui la
bustina della 35^ edizione è del 1957.
Alcune bustine della ditta Filicori in anni differenti.
IL PESO DELLA BUSTINA DI ZUCCHERO
Le prime bustine di zucchero avevano un peso di 10 gr. (anni 45-50)in quel periodo dopo la seconda guerra mondiale c'era necessità di calorie, e si sopperivano a certe carenze alimentari con + zucchero. Negli anni 70 la grammatura di zucchero è calata a 7,5. Il peso nel corso degli anni è sceso fino alla bustina attuale che contiene 2,5 gr. questo per contrastare in parte al problema dell'obesità.
COLLEZIONARE BUSTINE PIENE O VUOTE?
Non esiste una regola precisa, la bustina si può collezionare sia piena che vuota, il valore è identico, ma poichè nel corso degli anni il numero delle bustine aumenta per un collezionista diventa problematica la sistemazione. E' comunque vero che una bustina piena esteticamente è più bella di una bustina vuota, tuttavia è lasciato libera decisione al collezionista. La bustina di canna invece è da conservare esclusivamente vuota, lo zucchero ivi contenuto è ricco di acqua e con il passare degli anni tende a inumidire la bustina.
COME SVUOTARLE?
Con un piccolo cutter praticare un piccolo taglio in un bordo della bustina e svuotarla completamente.
QUAL'E' IL VALORE DI UNA BUSTINA?
Il valore di una bustina con pubblicità di un locale è praticamente nullo, il prezzo aumenta se il locale non esiste più, se la bustina è commemorativa, cioè è stata prodotta per ricordare un' avvenimento sportivo, musicale, teatrale. Se è di una particolare tematica: aerei, fast food, treni, bar sport, caffè centrale, parchi giochi, bustine elettorali, o reca una data. (Valore 10 centesimi). Il valore di una serie "comune" di bustine di questo periodo è di 2-4 euro, il valore di una bustina sui 5-10 cent.. Il valore di una bustina degli anni 50" è di euro 5, il prezzo di una serie completa particolarmente ricercata può raggiungere i 150 euro, dipende dalla quantità in cui è stata prodotta, particolarmente rara la serie dedicata a "Lorenzo Lotto" prodotta dalla ditta Pinin Pero nell'anno 1998 la serie è composta da 3 bustine rettangolari e 7 bustine sticks. (Valore 150 euro).
LE FORME DEGLI INVOLUCRI PER LO ZUCCHERO:
I pacchetti di zucchero hanno diverse forme, principalmente si distinguono in:
· ZOLLETTA:
(wrapper in francese, cubos in spagnolo) involucro a forma di cubo contiene
circa 4 gr. di zucchero indurito con acqua, questa forma è particolarmente
usata in Francia, Belgio e Germania.
· BUSTINA: packet in inglese,
pacote in portoghese, è il formato più comune, il più usato, contiene dai 3
ai 5 gr. ha una dimensione di cm. 7x5,è sigillata sui 4 lati e stampata in
digitale in quadricromia o monocromia. In Francia e Belgio sono confezionato
con un' unico ritaglio piegato e sigillato sui tre lati. Possono avere un
disegno unico o più disegni, in questo caso è denominata "Serie". Le bustine
così come gli sticks, possono recare sul bordo un piccolo numero diverso
generalmente da 1 a 15. La produzione di questo formato è standard e non
reca nessuna difficoltà. La carta può essere bianca o di colori diversi.
Carina la novità "Smile" in distribuzione nei bar, dove grattando la superficie si può vincere la colazione. La novità 2010 è la bustina prodotta per i matrimoni, un simpatico omaggio che fa' le veci della bomboniera.
. BUSTINA QUADRATA PICCOLA: La
ditta Personal riproduce bustine quadrate di cm. 5x5 che contengono max. 4
gr. di zucchero dal retro trasparente, dove si può vedere lo zucchero.
· STICK: denominata dalla ditta Pinin Pero per la sua immagini e forma più appiattita "Bustilla".
Ha una forma allungata è sigillata sui quattro lati, ha un costo per il produttore e il commerciante leggermente più alto, non è di facile produzione.
. MAXIBUSTINA PUBBLICITARIA: bustina maxi dimensioni cm. 5 x 10, viene usata solo in Italia per pubblicizzare i prodotti cosmetici, eventi o commerciali, contiene gr. 4,5-5 di zucchero, viene distribuita gratuitamente ai locali a scopo promozionale. A volte le immagini riprodotte possono essere quattro.
· TETRAEDRO: E'
un' involucro a forma di triangolo, che contiene 4 gr. di zucchero, ha una
forma molto tipica ma per i collezionisti è impegnativa la conservazione,
esistono speciali cassettine trasparenti ma lo spazio che occupano è molto,
inoltre nelle zuccheriere dei locali tendono a schiacciarsi. Può contenere
anche zucchero colorato.
· TAZZINA: forma
molto particolare, sigillata su tutti i lati, contiene 4 gr. di zucchero, il
suo costo è abbastanza elevato, per la sua produzione necessita di una
macchina confezionatrice apposita e il tempo di manodopera è abbastanza
lungo e impegnativo.
· ROTONDA: simpatica,
usata particolarmente in Olanda e Germania, in Italia è stata prodotta solo
una serie da Pini Pero esclusivista del prodotto italiano, molto costosa,
necessita di una macchina di confezionamento apposita.
· OVALE: viene
confezionata solo in Germania e Olanda, costi normali, mai prodotta in
Italia, è saldata su tutto il perimetro e contiene 4 gr. di zucchero.
· TRIANGOLO: mai
prodotta nè circolata in Italia, viene venduta in Slovenia, Croazia, la
carta è comune sigillata su tre lati, poco costosa.
· QUADRATA: bustina
circolante in Italia, prodotta dalla Gramm, una ditta del Trentino e in
Germania, contiene gr. 3,5 di zucchero e per questo è economica, misura cm.
7x7.
· CONI DI ZUCCHERO: zucchero
indurito con acqua e confezionato con stampi conici,
è usato all'estero, in Germania, Olanda e Rep. Ceca, è molto economico, si
usa tagliando piccoli pezzi.
· CUORE: bella,
originale, abbastanza costosa per lo scarto di carta dovuto al suo formato,
misura cm. 7x8 e contiene 5 gr. di zucchero, in Italia l'esclusivista è la
ditta Personal zuccheri, può avere riprodotti aforismi o date che annunciano
un particolare evento, matrimonio o nascita.
QUAL'E' IL MODO MIGLIORE PER CONSERVARE LE BUSTINE DI ZUCCHERO?
Per conservare le bustine esistono speciali album con raccoglitore e la scritta "Zucchero" sulla copertina, questi sono corredati da fogli con diverse misure e formati. Vedi la pagina "Album e fogli".
COME SCAMBIARLE?
Nei vari meeting ci sono molte possibilità di scambiare bustine, oppure per posta, avendo la massima cura, nell’effettuare l’invio, elencare ciò che si spedisce ad ogni corrispondente (onde evitare spedizioni di bustine doppie) non spedire bustine generiche che più o meno abbiamo tutti, non spedire bustine rovinate o tagliate malamente, (le bustine vanno incise con un piccolo cutter in una parte senza disegno meglio se sulla riga nera posta al lato) è opportuno inviarle già separate per serie, città ecc. E poi fate come me entrate in un bar solo se c'è la bustina personalizzata, è severamente vietato entrare in un locale dove c'è la zuccheriera e.... imparate a prendere il caffè amaro!
COME CATALOGARLE?
Io personalmente suddivido le bustine di zucchero in serie dentro a raccoglitori con nome della ditta.
Le bustine di tematiche tipo Festività, Loghi Calcio, Personaggi, Cartoni, McDonald's di tutto il mondo, Linee aeree e Hotel famosi, elettorali in raccoglitori a parte.
Le bustine personalizzate invece le catalogo dentro a raccoglitori per regione e in seguito per città in ordine alfabetico.
ESISTONO CATALOGHI? E Club?
In Italia il club Zuccherolandia sta completando la stesura di alcuni cataloghi, altri cataloghi sono in distribuzione presso i club di Germania, Francia, Svizzera, Spagna. Portogallo.
All'estero esistono diversi club, in Rep. Ceca, Francia, Portogallo, Spagna, Regno Unito, in Germania ne esistono due. Il più numeroso è il club portoghese che raduno oltre 300 appassionati.
In Italia il nostro club è "Zuccherolandia" e il Presidente Gavidio. www.gavidio.it il sito www.zuccherolandia.com con una piccola quota annuale si ha diritto a una rivista semestrale con allegate serie inedite del Club.
CHI STAMPA BUSTINE DI ZUCCHERO?In
Italia ci sono almeno 40 ditte che producono bustine di zucchero, alcuni
producono solo bustine su carta già stampata e acquistata in rotoli da una
cartaria, oppure ditte che hanno uffici grafici, che sono in grado di
seguire la produzione partendo dalle immagini, riproducendo quindi un clichè
e stampando e producendo direttamente.
TIPI DI ZUCCHERO:
La bustina contiene
diversi tipi di zucchero; principalmente zucchero bianco, fruttosio,
dolcificante, zucchero di canna che a sua volta può avere il nome di
Swaziland,Reunion,
Muscovado, Brasil bio, Guadalupe, sapore pressochè identico, si distingue
per il colore e la macinatura, il nome gli viene dato secondo l'area
geografica produttiva.
Lavorazione dello zucchero
immagini di uno zuccherificio
francese dell’Ottocento.
Sequenza delle fasi della produzione dello zucchero prima delle sostanziali
evoluzioni tecnologiche